Cosa ci fa una foto della TaraMaria in copertina? E cosa significa 'passo'?
Significa che questa settimana, dopo almeno 14 mesi in cui avevo fatto sempre ‘i compiti’, sono costretta a presentarmi all’appello con la giustificazione firmata. Non solo non ho scritto il primo paragrafo e non ho lavorato alla bibliografia, ma non ho neppure minimamente pensato alla mia tesi.
Lo so, è assurdo, ma questa settimana mi è letteralmente sfumata sotto gli occhi.
Ci sono stati tanti imprevisti e tante cose da gestire, ma anziché disperarmi dietro al tempo che sembrava sfuggirmi di mano, ho semplicemente deciso di prenderla così come veniva. Tutto sommato direi che non è andata male.
Certo, forse per qualcuno potrebbe sembrare un fallimento, ma io ho deciso di farmi un regalo.
Sentivo il bisogno di staccare un po’ il cervello e smettere di rimuginare, attività alla quale, lo confesso, ritengo di aver dedicato un po’ troppo tempo ultimamente. Così ho semplicemente deciso di affrontare un giorno alla volta, cercando di godermi gli aspetti positivi e tentando con tutte le mie forze di ignorare ciò che non mi sta bene, ma che non posso cambiare, almeno non adesso.
La foto di copertina è il risultato di aver ascoltato il mio istinto.
Stamani ho fatto fatica ad alzarmi (letale mix di sonno e pigrizia), ma quando ho guardato fuori dalla finestra la mia giornata ha preso un colore diverso. Io adoro la neve, rende tutto così bianco, luminoso, morbido e silenzioso da farmi pensare di essere in un sogno.
Ho sceso le scale ed ho mandato fuori i cani e quando Sax è tornato in casa tutto spruzzato di neve ho deciso che oggi avrei fatto le foto. Certo, avrei potuto tirare fuori la reflex per rispolverare un po’ una delle mie tante passioni, ma mi sono accontentata della fotocamera del cellulare e di una App che funziona un po’ come Lightroom (un po’ eh!).
Il risultato mi sembra del tutto accettabile, anche merito dei miei modelli ovviamente.
Se non fosse stato per le mie condizioni di salute, ancora molto precarie purtroppo, credo che sarei rimasta fuori molto a lungo a fotografare la magia degli oggetti e degli alberi ricoperti dal manto nevoso. Purtroppo la tosse ha avuto la meglio, ma almeno non sono rientrata a mani vuote.
Volendo avrei potuto lavorare al primo paragrafo oggi pomeriggio, tuttavia ho voluto rispettare fino in fondo la mia decisione: se dev’essere una settimana di pausa è bene che lo sia fino in fondo.
Ovviamente si tratta di una pausa solo per quanto riguarda la mia tesi in counseling perché, per tutto il resto, ho mantenuto quasi tutti gli impegni. Sono andata a lavoro, ho fatto la puppy sitter ai cuccioli di mio papà, ho scritto l’articolo teorico per il blog (Le 7 leggi del tempo) e, udite udite, ho finito Harry Potter e l’ordine della Fenice portandomi così a quota 6 libri letti in 2 mesi. A tal proposito, ci tengo a sottolineare che il quinto libro della saga di Harry Potter è un bel mattoncino di 766 pagine che ho comunque divorato con estremo piacere.
Siccome il 10 Marzo coronerò il mio sogno di visitare gli Harry Potter Studios di Londra, nei miei piani diabolicissimi del 1 Gennaio, c’era l’idea di leggere tutti e 7 i libri prima della visita.