Qualche giorno fa avevo ‘chiesto all’universo’ un libro piacevole, leggero e che mi tenesse attaccata alle pagine ed ecco che, leggendo non ricordo più neanche quale articolo, sono arrivata a “How to Find Love in a Book Shop”.
La traduzione letterale del titolo sarebbe ‘come trovare l’amore in libreria’ o, al limite, ‘come innamorarsi in libreria’ e credo che, chiunque abbia tradotto il libro in italiano, abbia avuto un bel po’ da pensare perché, in effetti, la libreria Nightingale Books non si limita ad avvicinare le persone al piacere della lettura, ma le fa anche innamorare.
Si tratta quindi di un amore a tutto tondo.
Sin dalle prime pagine ho sentito il bisogno di ordinarne almeno quattro copie di questo libro perchè avevo già in mente a chi regalarlo e, se qualcuno decidesse di farne una trasposizione cinematografica, sono certa che si tratterebbe di uno di quei ‘filmini’ che mia madre ama tanto guardare.
L'inizio non è certo dei più rosei, ma alla fine del romanzo tutto va esattamente come dovrebbe andare.
Lo so che la vita non è esattamente così, ma per me leggere è anche una forma di evasione e cosa c’è di meglio di un finale che rispetta in pieno le aspettative del lettore e mantiene ogni singola promessa fatta durante lo sviluppo della narrazione?
Niente, appunto.
La Nightingale Books, oltre ad essere il fulcro del romanzo è anche il sogno di ogni lettore. Si tratta di una libreria indipendente in cui i clienti vengono accolti con una tazza di tea (o mulled wine se è Natale) e possono prendersi tutto il tempo che vogliono per vagare fra gli scaffali. Emilia, e prima di lei suo padre, sono a disposizione dei clienti per ogni tipo di consiglio perché, come dice la protagonista, ogni libraio ‘in parte vende i libri ed in parte è psicologo’.
So già che mi resterà molto difficile staccarmi dai personaggi.
Sono tanti, sono ben descritti e sono perfetti l’uno per l’altra. Com’è possibile trovare tanto amore e tanta gioia in un solo romanzo? Credo che il mio parere su questo libro sia fortemente condizionato dal suo setting e dalla tipologia di personaggi presenti.
Vivo nell’invidiatissima Toscana, ma la campagna inglese è uno degli scenari più affascinanti e magici a cui io possa pensare. Quel verde acceso, intenso e sempre bagnato, quei muri a secco, i cancelli, le case con i tetti in ardesia, i fiori, le vetrate, i ponticelli, la vastità delle colline, i piccoli pub, il tea con gli scones ed il cielo, quasi mai azzurro. Anche il solo pensarci mi rende tranquilla.
E poi ci sono loro, i personaggi, qualcuno già affermato e qualcuno ancora in cerca della propria strada, ma tutti con qualche conto in sospeso. Starà a voi scoprirlo leggendo.
Come sempre quando mi affeziono ad un libro, ho riletto più volte l’ultima pagina, quasi incredula che fosse veramente finito. Mi mancheranno tutti i personaggi e sono convinta che mi capiterà di ripensare alla Nightingale Books come se si trattasse di una libreria realmente esistente.