Cambiare è importante, cambiare è doloroso, cambiare è spaventoso, ma talvolta è l'unica strada che si può intraprendere.
Quanta ovvietà eh? Beh, sì scusate, ma mi serviva una frase ad effetto per introdurre quanto segue: diamo il triste annuncio della dipartita del progetto ‘quadrimestre-DIY’. Piccola parentesi per chi non avesse letto il primo post di quest’anno (che potete comunque trovare qui), nel lontano gennaio 2018 ho deciso di suddividere il mio anno in 3 quadrimestri e quindi 3 obiettivi.
Il primo era la consegna della mia tesi per il diploma in Gestalt Counseling, check!
Il secondo era appunto una quattro mesi di progetti DIY, ma mi vedo costretta, non solo ad abbandonare il progetto con qualche settimana di anticipo, ma soprattutto a dichiararne il totale fallimento. A tal proposito, mi sembra corretto fare un po’ di sana dietrologia e passare alla disamina di tutti gli elementi che, sin dall’inizio, puntavano dritti verso la strada del fallimento.
Si sa, talvolta "si predica bene e si razzola male" ed è stato proprio così!
In teoria avevo letto 12 week year proprio per programmare in maniera infallibile il mio 2018, ma in pratica ho dimenticato con estrema velocità tutte le buone pratiche che avevo appreso durante la mia lettura. Insomma, perché questo flop epocale? Vi rispondo con l’elenco puntato che fa più chic.
- Totale mancanza di pianificazione
- Motivazioni deboli
Tutto qui? Sì, tutto qui. Per creare un elaborato artistico alla settimana avrei dovuto preparare la lista con largo anticipo e mi sarei dovuta assicurare di reperire tutto il materiale necessario in tempo utile. Avrei dovuto pensare a cosa avrei voluto realizzare e perché. Regali di Natale? Regali per i figli delle mie amiche? Collari per i cani? Tutte ottime idee, peccato solo averci pensato alla fine del quadrimestre.
Qualora non fosse chiaro, questo post non è assolutamente un modo di piangermi addosso, ma semplicemente un’analisi – anche piuttosto ironica e leggera – di quanto accaduto. Non mi sto fustigando e non ho alcuna intenzione di farlo, sto semplicemente accettando la realtà dei fatti e, con essa, abbraccio il cambiamento.
Ai miei lettori chiedo quindi scusa per la latitanza ed il caos -apparentemente organizzato- che ha regnato sul blog negli ultimi mesi e prometto solennemente di impegnarmi alla realizzazione del terzo ed ultimo progetto dell’anno facendo tesoro degli errori compiuti nel tentativo di realizzare il quadrimestre DIY.
Sono quindi a dare ufficialmente il via ai lavori per il nuovo blog, che potrebbe parlare di libri, ma non solo.
Per questa svolta ‘epocale’ ringrazio La lingua geniale di Andrea Marcolongo e Adesso Blog! Le 22 immutabili leggi del blogging di Daniele Imperi.