Il 2018 volge al termine e, come sempre, mi piace tirare le somme dell’anno che si sta per concludere e fare buoni propositi per l’anno che verrà.
Ma non mettiamo troppa carne al fuoco, qui si parla di libri!
Tanto per cominciare, il traguardo di lettura che mi ero posta per il 2018 era di 25 libri e sono orgogliosissima di annunciare che ne ho letti ben 26! Lo so, non è molto, ma sono comunque almeno 2 libri al mese e sono più di quanti ne ho letti nel 2017, quindi posso dirmi soddisfatta.
Bando alle ciance, vediamo da vicino il mio 2018 in libri, come promesso dal titolo!
Senza dubbio è stato una anno fatto di autrici, di saghe e del mio grande ritorno ai gialli…del resto, il-primo-amore-non-si-scorda-mai.
Ho iniziato con l’intramontabile Harry Potter ed ho chiuso l’ultima pagina con estrema nostalgia e con la promessa che avrei iniziato ogni anno all’insegna di questa lettura che fa bene al cuore, che va bene per tutte le età e che ognuno di noi dovrebbe leggere almeno una volta nella vita. Vi assicuro che non si tratta solo di streghe, maghetti ed incantesimi, c’è molto di più.
Per rimanere in tema fantasy, mi sono poi immersa in un’altra lettura definita “per ragazzi” che è stata una piacevolissima sorpresa. Si tratta del primo libro della saga di Petrademone di Manlio Castagna. Petrademone è il nome di un allevamento italiano di border collie che, oltre ad essere cani tanto folli quanto eccezionali, sono i miei compagni di avventure a quattro zampe (se sbirciate il blog non mancheranno foto di Sax o della terribile TaraMaria). Sono in attesa che esca il secondo libro (teoricamente ad inizio Febbraio) che è già nella lista delle mie letture per il 2019.
Incuriosita da un post letto su Facebook, ho poi fatto la conoscenza di Andrea Marcolongo, una scrittrice dalle mille sfaccettature che mi ha fatto riscoprire e ricordare il mio amore per la letteratura greca. Di lei ho letto La misura eroica e poi il suo romanzo d’esordio dedicato alla lingua greca: La lingua geniale.
Per rimanere in tema ‘autori italiani’, ho poi letto Le tre del mattino di Gianrico Carofiglio, per poi passare a letture più legate all’ambito della crescita personale. Ho infatti letto (e riassunto con attenzione in due articoli) The Twelve Week Year, La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola e Grinta. Il potere della passione e della perseveranza.
Avevo poi messo in lista una serie di titoli che mi avrebbero dovuta facilitare in questa avventura da blogger, ma ho finito per leggere soltanto il testo di Daniele Imperi, Le 22 immutabili leggi del blogging, e quello della Ciarapica: Book Blogger. Scrivere di libri in rete: come, dove, perchè. Purtroppo, il terzo testo che ho scelto è ancora lì, a prendere polvere sul mio comodino, utilissimo per prendere sonno quando l’insonnia sembra avere la meglio, ma io sono testona e finché non l’ho finito non passerò al successivo. Per quanto riguarda Imperi però, vi consiglio vivamente di leggerlo!
Arrivata ad agosto, la nostalgia per J.K. Rowling si è fatta troppo pesante ed ecco che scopro (lo so, sono ignorante però meglio-tardi-che-mai!) che questa autrice geniale si è lanciata in una nuova avventura tutta sua: ha deciso di raccontare le gesta dell’investigatore Cormoran Strike e della sua assistente e per farlo ha scelto di scrivere sotto pseudonimo maschile -Robert Galbraith- sia mai che il pubblico non la prendesse sul serio! E niente, la Rowling per me rimane un genio indiscusso per la sua capacità di tessere intrecci inaspettati e descrivere la complessità dei suoi personaggi. Se vi interessano ecco qui i titoli in ordine:
Il richiamo del cuculo
Il baco da seta
La via del male
Lethal White, uscito a settembre in lingua inglese ed in attesa di essere tradotto
Arriviamo così alla prossima novità di questo 2018 che, come vi dicevo, per me è stato pieno di piacevoli sorprese, sia per quanto riguarda la scelta di alcuni generi letterari, sia per il ritorno del “giallo”. In ogni caso, l’esperimento più ardito che ho fatto è stato proprio quello di leggermi La profezia dell’Armadillo, perché da grande divoratrice di Topolino ero inspiegabilmente passata a ripudiare il genere che invece adoro…deve essere stato un disgraziato regalo dell’adolescenza.
A questo punto è ottobre inoltrato ed io sono di nuovo sommersa di lavoro, compiti da correggere e lezioni da preparare, ma non ho intenzione di mollare. L’obiettivo mi sembra un po’ lontano da raggiungere, ma voglio trovare la chiave giusta per arrivare a fine 2018 vittoriosa. Questa chiave mi si palesa davanti e porta il nome di Alessia Gazzola. Ebbene sì, la saga de L’allieva mi ha consentito di raggiungere il traguardo che mi ero posta con quella leggerezza che ha reso le feste natalizie ancora più piacevoli. Non ho ancora scritto i miei appunti di lettura al riguardo perché ho intenzione di elaborare un unico articolo una volta che mi sono rimessa in pari. Una cosa però mi sento di dirvela: iniziate da Sindrome da cuore in sospeso, terzo libro in ordine di pubblicazione, ma prequel fondamentale.