Chi ben comincia è a metà dell'opera...ma anche no!
Stamani mi sono svegliata con enorme fatica ed ho pensato che una colazione vitaminica mi avrebbe aiutato ad affrontare al meglio la giornata. Con non poche difficoltà nel coordinare i miei movimenti, mi sono preparata un frullato di banana fatto con la spremuta d’arancia anziché il latte. Ho preso il caffè, mi sono preparata con la flemma di un bradipo e sono uscita per la consueta passeggiata con i cani.
Continuavo a sentirmi la testa avvolta nell’ovatta, ma ero ottimista e lo sono rimasta finché io e Sax non ci siamo ritrovati il pastore maremmano dietro l’angolo. La scena è stata un mix fra film horror e slapstick comedy, tutto condensato in pochi lunghissimi secondi. L’antefatto è che il pastore maremmano di cui sopra trascorre le sue giornate ringhiando ed abbaiando come un forsennato a tutto ciò che si avvicina alla sua terrazza/abitazione situata al primo piano di un condominio. Ora, io so bene che lui sta solo facendo il suo lavoro, ma la cosa non mi lascia indifferente, per tutta una serie di ragioni che non sto ad elencare perché andrei a sconfinare in un argomento che non ho voglia di trattare qui, stasera. Insomma, io ho cambiato il giro che faccio di solito con i miei cani proprio per evitare di incontrarlo e stamani eccotelo che mi sbuca fuori da un angolo. Ad onor del vero non è stato proprio così silenzioso; in effetti io e Sax, nonostante stessimo camminando di fianco ad una strada molto trafficata, ci siamo girati insieme perché sentivamo uno strano rumore. Quando io mi sono resa conto che si trattava delle unghie del maremmano che si aggrappava all’asfalto era ormai troppo tardi, quel gigante bianco è arrivato a 10 centimetri dal naso del mio Saxon il quale, ovviamente, figurarsi se si tira indietro dopo tutti gli anatemi che si sono lanciati. Io, totalmente impanicata, tiro il guinzaglio verso di me ed ecco che Sax, con velocità inaudita fa quello che riesce meglio ai border collie (cani da pastore; conduttori del gregge e soprattutto paratori): mi gira intorno! Nel girarmi intorno include nella sua parabola anche il lampione ed ecco che io mi ritrovo spiaccicata a terra, avvolta dal guinzaglio e, non chiedetemi come, sopra al mio povero cane! Ma non è finita qui, con una mossa degna di Houdini ecco che Saxon riesce a togliersi la pettorina e si lancia dietro al cane il quale, grazie al cielo, ha una proprietaria molto meno rincoglionita di me! Menomale che Sax, nonostante il momento di follia, è rimasto lucido abbastanza da ricordarsi il suo nome e tornare da me non appena l’ho chiamato…e menomale che era Saxon e non TaraMaria altrimenti non so come sarebbe finita. In tutto questo, ovviamente, la mia unica preoccupazione è stata ‘oddio sono caduta addosso al mio cane, gli ho fatto male di sicuro’.
Poco importa se mi fa male ogni singola parte del corpo!
Io ero partita bene, avevo tentato l’impossibile per risollevare le sorti di una giornata partita con fatica, ma voi capite che a volte è veramente tanto tanto complicato! Rientrata dalla rocambolesca avventura ho persino avuto la lucidità di fare gli addominali prima di pranzo…quasi quasi sono orgogliosa della serietà con cui sto affrontando questa piccola grande sfida.
Ho come la sensazione che le giornate volino via e questo mi porta nuovamente a fare alcune considerazioni sul tempo e, più precisamente, sulla gestione di esso. Ci sono ancora tante cose che voglio fare entro il 31 Dicembre e, se guardo da vicino le mie giornate, non vi nascondo un filo di preoccupazione.
Ho paura di non avere tempo e soprattutto di non riuscire ad organizzarmi per fare tutto quello che vorrei fare in questo 2017 e non perché mi sia improvvisamente trasformata nel coniglio di Alice, ma semplicemente perché non ho più voglia di essere affetta da rimandite acuta.
Cosa ho imparato dalla giornata di oggi?
- MAI e dico MAI distrarsi durante la passeggiata con i cani
- chi ha tempo non perda tempo
- non sempre è conveniente dormire finché lo richiede il mio organismo