Questo non è un traguardo vero e proprio, ma piuttosto un passaggio intermedio.
Fra le tante idee malsane che mi attraversano la testa quotidianamente, qualche settimana fa ha transitato anche quella di fare dei prodotti firmati #abbrutitanomore. A quanto pare in Italia è impossibile vendere online senza essere strangolati dalle tasse quindi ho deciso che, se mai realizzerò questa linea di prodotti, saranno destinati ad essere regalati ai miei amici e conoscenti…alla fine per me va benissimo anche così!
Oggi ho confezionato i primi due regali, uno per mia zia ed uno per mio nonno paterno.
Quando avevo preparato la mia gelatina di miele, limone, zenzero ed anice stellato, ero in compagnia di mia zia la quale si è coraggiosamente offerta di farmi da assaggiatrice. Per mia zia quindi questo regalo non sarà una sorpresa, ma per mio nonno sì.
Mio nonno è vedovo, e quindi solo, da 20 anni perché dopo la morte di mia nonna, ha deciso che nessuna donna avrebbe potuto mettere piede in casa sua. Questo significa che, a 80 anni suonati, lava, stira, pulisce e cucina per conto propio. L’unica cosa in cui ha perso la sua autonomia è l’uso della macchina in quanto, lo scorso Novembre ha deciso di non rinnovare più la patente perchè non si sentiva sicuro alla guida. Per questo motivo il sabato mattina io e mio papà ci alterniamo nei nostri doveri di tassisti. Stamani toccava a me. Giretto dal barbiere e poi siamo andati in un’azienda agricola a prendere alcuni prodotti. Lui mi ha chiesto il miele di castagno, perché “fa bene alla circolazione”. Se sia vero non lo so, ma sta di fatto che mio nonno odia andare dal medico, non prende medicine e cerca di curarsi in maniera più naturale possibile. Non abusa del sale, prende integratori naturali per migliorare la circolazione del sangue e per curarsi la prostata…chi meglio di lui potrà apprezzare la mia gelatina?!?
Mio nonno è un uomo molto semplice, un uomo che non mi ha mai voluto insegnare nè a fare i mobili nè a coltivare la terra perché ha sempre sostenuto che io mi meritassi di più.
Se solo riuscissi a fargli capire quanto si sbaglia...
Oggi è stata una giornata pienissima ed intensissima, ma decisamente meno a corsa di ieri. Stamani ho fatto la tassista ed ho sbrigato un po’ di burocrazia, poi pranzo al sacco ed allenamento di Rally-O con le ragazze che domani faranno la gara. Non contenta, quando sono tornata a casa, siccome c’era ancora un po’ di luce, ho fatto un mini allenamento anche con i miei cani, che non vedevo da stamani. Mi è persino rimasto un po’ di tempo per leggere prima di cena, non potrei desiderare di più.
Cosa ho imparato dalla giornata di oggi?
- vorrei avere più tempo da dedicare alle persone a me care
- mi basta poco per essere felice (sono certa di averlo già detto, ma una conferma non guasta mai)
- mi piace tanto “lavorare” (passatemi il termine a tratti inappropriato!) anche con i cani degli altri…ed io che mi sono sempre ripetuta il contrario