Per tutta una serie di ragioni che non sto ad elencare oggi ho deciso di andare a lavoro nonostante mi sentissi poco bene e, per concludere gloriosamente una giornata già molto ‘gloriosa’, ho portato fuori i cani con la tempesta di vento in atto.
Ora, vivo a Siena e non a Trieste, quindi vi prego di filtrare tutto ciò che avete letto, sono solo molto stanca, molto amareggiata ed un po’ acciaccata fisicamente. Ed ecco che ho appena sminuito magistralmente i miei sentimenti, gettando così dalla finestra il mio eclatante moment of being, povera Virginia Woolf.
Oggi a lavoro ho provato un forte senso di fastidio ogni qualvolta mi veniva rivolta una domanda. Mi chiedevo perché continuassero ad insistere nel voler sapere la più stupida delle regole della lingua inglese nonostante la mia palese difficoltà nel parlare e la mia era una domanda idiota.
Sono a lavoro e le persone si aspettano che io lavori, se non frega a me del mio mal di gola, perché mai dovrebbe importare a loro?
Sono un essere senziente ed adulto, ho tutte le carte in regola per prendere delle decisioni e se decido di andare a lavoro non posso aspettarmi che le persone provino pena per me che non faccio altro che tossire e soffiarmi il naso.
Devo assolutamente imparare a tutelarmi.
Ipse dixit.
Cosa ho imparato dalla giornata di oggi?
- è necessario avvalersi del diritto ai giorni di malattia
- non si ottengono medaglie andando a lavoro malati