Venerdì e sabato ho avuto ospiti in macchina e, per la prima volta dopo tantissimi anni, mi sono vergognata dello stato della mia vettura.
Quando ero giovane, magra, bionda ed abbronzata, usare la macchina come una pattumiera era quasi uno status symbol. Il che, decisamente, non vale dopo i 30 anni. La mia macchina era vergognosa! Tira via la puzza, tutti sanno che ho due cani e che viaggiano nella mia macchina quindi un leggero sentore di cane è ben tollerato, ma oggi non era solo cattivo odore, erano anche chili e chili di fango, 3 paia di scarpe, la borsa dei giochi dei cani, 4 bottiglie vuote e 4 incarti di wurstel, per fortuna vuoti anch’essi altrimenti alla nostra lista si sarebbe aggiunta anche la muffa.
Di solito la domenica sono in altre faccende affaccendata e stamani, girare per le strade di Siena in una domenica di sole è stato alienante, mi sembrava di essere in un’altra città. Traffico pressoché inesistente, moltissime persone anziane a passeggio ed altrettante persone di fluo vestite a fare jogging all’aria aperta, so far so good, ma c’erano ben 2 insidie che mi aspettavano dietro l’angolo: il parco di Pescaia era pieno zeppo di cani (e TaraMaria non è proprio la regina della socievolezza intraspecifica) ed io non ero stata l’unica ad avere l’idea geniale di lavare la macchina. Eh sì cari miei, a quanto pare la domenica mattina si lustra la macchina.
La giornata non era partita benissimo in quanto abbiamo scelto la pasticceria sbagliata. Lo so, non è la fine del mondo, ma per me la colazione in pasticceria è un lusso che mi concedo una sola volta a settimana e stamani la sfoglia al riso era immangiabile. Badate bene, state leggendo il commento di una persona che fino all’età di 14 anni ha vissuto di purè, carne alla pizzaiola, latte, biscotti, pasta al pomodoro e poco più quindi prendete i miei giudizi con le molle; sta di fatto che io la sfoglia che sa di burro proprio non la mando giù.
Bene, una volta al lavaggio mi rendo conto che il signore che aveva fatto retromarcia addosso alla mia macchina timbrandola di verde pino ha in realtà danneggiato anche il faro e quando Biagio mi ha detto: “vedi a fare la buona…” mi si è fatto il mondo nero.
Temevo che la giornata sarebbe finita lì, ma un pomeriggio a leggere sul divano con TaraMaria ed un bel solicino che entrava dalla finestra ha rimesso in pari le cose.
Ho persino preparato il purè, una quantità che temo ci basterà per il resto della settimana, a riprova che quando uno non è abituato a cucinare non sa regolarsi con le dosi.
Operazione struccaggio portata a conclusione con successo.
Cosa ho imparato da questa giornata?
- che se mi vengono addosso con la macchina devo sempre chiedere il numero di telefono
- che la colazione continua ad essere il pasto più importante della giornata e non devo mai sottovalutarne l’importanza
- che con 2,5 kg di patate ci faccio il purè per un battaglione intero
- che la macchina non si lava di domenica mattina