Che io lo voglia o no questo 2017 volge al termine.
Di solito il 31 Dicembre sono pervasa da un senso di euforia dovuto dall’arrivo del nuovo anno, ma quest’anno è diverso. Quest’anno sono più malinconica del solito, forse perché il 2017 è stato un anno molto importante ed ho paura che in qualche moduli 2018 non sia all’altezza.
Lo so, è stupido, ma il 2017 è stato l’unico anno in cui sono riuscita a mantenere i miei buoni propositi e mi dispiace doverlo salutare. Come se mi sentissi in dovere di fare meglio il prossimo anno, senza sapere esattamente da dove cominciare.
Prima di scrivere questo articolo avrei voluto rileggere tutti i post del 2017, ma un giorno non basta, così ho riletto solo i titoli promettendo a me stessa di rileggere tutto ciò che ho scritto entro la prima settimana di Gennaio.
La rilettura credo sia fondamentale ai fini di un accurato bilancio.
Rileggendo i titoli e riguardando le foto dal #day1 ad oggi mi sono emozionata ed ho avuto la conferma di quanto già sapevo: #abbrutitanomore mi mancherà, ma è pur sempre vero che evolversi è importante ed è arrivato il momento. Come vi dicevo nei giorni scorsi, io e Claudia abbiamo già un’idea di cosa diventerà questo blog, ma dobbiamo ancora definire alcuni particolari che vi svelerò a Gennaio.
Bando alle ciance, veniamo al bilancio!
Scrivere ogni giorno è un impegno oneroso, ma credo sia una delle cose più importanti che io abbia fatto per me stessa. Al di là dell’azione quotidiana contro l’abbrutimento, il fatto di dovervi aggiornare, ha fatto sì che io mi ritagliassi almeno 15 minuti al giorno per riflettere sulla mia giornata.
Sembra una sciocchezza, ma vi invito a provare a farlo per comprenderne l'importanza.
Un bilancio accurato, a mio avviso, deve contenere sia le vittorie sia i fallimenti e questi ultimi non devono essere guardati in maniera giudicante, ma piuttosto con una mentalità aperta e propositiva.
Iniziamo quindi dalle note dolenti.
I primi mesi dell’anno ho cercato di acquisire buone abitudini alimentari, ma vi confesso di aver miseramente fallito. Il mio rapporto con la cucina, come avrete ben capito, è piuttosto conflittuale. Forse mi sono arresa troppo presto e, osservando la situazione da un’altra prospettiva, credo che l’unica cosa da fare sia provare altre soluzioni. Ci sono elettrodomestici favolosi, come ad esempio la vaporiera o la Crockpot che sicuramente potrebbero essermi d’aiuto. Avevo valutato anche il Bimby, ma l’impegno economico è importante. Oltre agli elettrodomestici c’è da superare anche lo scoglio spesa al supermercato, ma anche per questo credo di non aver provato sufficienti opzioni.
Del resto è inutile insistere con comportamenti e strategie che non hanno portato alcun risultato.
Anche in ambito fitness ero piuttosto delusa dalle mie prestazioni, ma per fortuna mi sono decisamente ripresa a Settembre iniziando ad allenarmi in piscina. A dire il vero, per il 2018 avevo pensato ad una sfida fitness, ma il mio attuale stato di salute e l’impossibilità ad allenarmi all’aperto mi sta facendo rivalutare il tutto.
Probabilmente dovrò accontentarmi di piscina e tennis (e comunque se ne riparla a Febbraio).
Il mio desiderio di migliorare nel lettering e la mia volontà di lavorare su progetti DIY (do it yourself) è nato e morto lì. Credo per assenza di tempo e per assenza di una programmazione ben definita. In ogni caso, per riconoscermi almeno i meriti che ho, sono riuscita a realizzare qualche progettino come ad esempio il cappottino per Alice ed i mug cozy (di cui non ho scritto niente perché non li ho ancora consegnati a tutti e non volevo rovinare la sorpresa!).
Veniamo adesso alle vittorie.
La prima, la più grande, la più importante è senza dubbio la laurea. Era una delle tante cose incompiute che temevo sarebbe rimasta sempre lì, sospesa come un’ombra che ti segue anche quando non vorresti.
E invece ce l'ho fatta ed ho persino trovato il coraggio di debuttare in RallyO.
Quest’anno anche i libri sono stati grandi protagonisti, proprio come desideravo. Mi hanno fatto sorridere le mie foto di ‘lettura’ con sbuffi di pelo di TaraMaria che spuntavano un po’ ovunque. Nel 2015 mi sono iscritta a Goodreads ed a Gennaio 2016 ho deciso di aderire ad alcuni gruppi che organizzano delle sfide di lettura divario genere. E’ stata un’esperienza interessante, ma nel 2018 credo che stabilirò soltanto la mia sfida di lettura personale senza seguire i gruppi. Ci sarebbe il gruppo di lettura delle Book Fairies, ma voglio valutare bene perché magari preferisco seguire quello di Emma Watson.
Anche questo lo deciderò entro la prima settimana di Gennaio.
In ogni preferisco essere libera di scegliere quello che mi va di leggere momento per momento e per questo, qualora decidessi di fare parte di un gruppo di lettura, mi limiterà a sceglierne uno ed uno soltanto.
Sono tante le cose che ho imparato quest'anno.
In primo luogo ho capito l’importanza di celebrare i traguardi, riconoscendosi i propri meriti. Poi ho scoperto l’importanza del riposo. L’altra lezione che ho potuto toccare con mano, ma che ancora purtroppo non riesco a mettere in pratica, è l’importanza di dire NO.
Io dico sempre di sì per paura di deludere o di perdere opportunità, ma nel 2018 m’impegnerò a dire di sì soltanto quando dentro la mia testa scatterà la molla del “Hell yes!” (Preziosissimo concetto approfondito durante il corso di Efficacemente “Crea Tempo”). Certo, porterò a termine gli impegni già presi, ma per il resto sarà un anno di sorridentissimi e liberatori NO!
Nel 2017 ho lasciato in sospeso un traguardo importante, quello della tesi in Counseling. Era matematicamente impossibile che io riuscissi a scrivere due tesi contemporaneamente, così ho dato maggiore alla mia laurea, ripromettendomi di lavorare sull’altra tesi da Gennaio 2018.
Ed ecco che, mentre tirale somme del 2017, mi ritrovo quasi senza volere a stabilire alcuni obiettivi per l'anno nuovo.
Quest’anno da blogger mi ha anche insegnato l’importanza di avere un piano, di programmare prima di agire, senza pensare che sia una perdita di tempo perché, in realtà, è semplicemente il modo migliore per guadagnare tempo. Non solo, se il tempo non c’è lo si capisce solo mettendo nero su bianco gli impegni già esistenti e le azioni necessarie per portare avanti eventuali progetti futuri.
Nel 2018 mi auguro di vivere con una maggiore serenità e con la consapevolezza che non posso fare tutto ciò che mi passa per la testa, ma che è comunque molto bello concludere quello che ho iniziato.
Concludo questo 2017 con un profondo senso di gratitudine per tutte le persone che mi sono state vicine e che mi hanno supportato in questo mio viaggio verso la cura del sé. Ringrazio chi mi ha mandato messaggi privati e chi ha contribuito attivamente con pensieri, consigli e preziosi regali. Ringrazio anche chi mi ha letto in silenzio perché ha comunque contribuito ad incoraggiarmi ed a farmi arrivare in fondo a quest’avventura.
Da domani non avrò più il mio impegno quotidiano della scrittura e chissà come mi sentirò.
Questo è l’ultimo post del 2017 e l’ultimo post di questo anno di cambiamento. Avrei voluto salutarvi svelandovi chissà quale verità, ma in realtà quello che mi sento di dirvi è che il cambiamento è un processo fatto di alti e bassi. E’ faticoso, ti richiede di cambiare strada un numero infinito di volte, ti mette alla prova e c’è solo un modo per affrontarlo: un passo alla volta, un giorno alla volta.