Continuo a cavalcare l'onda della pianificazione.
In tutta onestà avevo sottovalutato i postumi della malattia; ero convinta che una volta sparita la tosse sarei tornata alla mia solita vita e invece i ritmi di sempre ancora non li reggo.
Rientrare a lavoro, la grossa emozione della laurea, le corse ai regali e ora sono pronta per andare in letargo.
Fino all’anno scorso il Natale era per me una grossa tortura perché mi ricordava un evento doloroso avvenuto proprio durante queste vacanze. Avrei potuto continuare a viverla male per il resto della mia vita, ma ho deciso che forse era l’ora di voltare pagina, di accettare questa festa in tutta la sua complessità e godermela come facevo da bambina.
A pensarci bene sono tante le cose che mi piacciono di questo periodo dell'anno.
Tanto per cominciare le decorazioni e le lucine natalizie danno sempre un tocco di magia, poi ci sono tutti i dolci tipici, ma soprattutto ci sono le vacanze. Poter stare a casa al calduccio con una bella tazza di cioccolata calda ed un buon libro è in assoluto il meglio che si possa chiedere durante l’inverno.
Se poi si decidesse a nevicare sarebbe tutto ancora più perfetto.
Come dicevo poco fa a Natale si mangia più del solito e quella che vedete in foto è la lista della spesa che andrò a fare domani per preparare la mia parte della cena della vigilia e del pranzo di Natale.
Quest’anno infatti abbiamo adottato la formula ognuno-cucina-qualcosa. Io la trovo un’idea geniale anche se comincio a rendermi conto della mia inadeguatezza culinaria. Da ragazzina cucinare, o meglio impiastricciare e sperimentare in cucina, era una delle cose che mi divertiva di più.
Non ho ancora capito dove, ma qualcosa si deve essere guastato strada facendo.
Auto-analisi a parte, è il 23 Dicembre ed io non mi trasformerò certo in uno chef stellato nel giro di una notte quindi domani acquisterò l’occorrente per fare qualche torta salata ed il mio adorato tiramisù e poi vediamo se magari nel 2018 faccio pace con la cucina.