Ed oggi, a pochi giorni dalla fine dell'anno, sono state decise le sorti di #abbrutitanomore, almeno dal punto di vista grafico.
Non è stato un lavoro semplice e c’è voluta tutta la pazienza di Claudia per portarlo a termine. Direi che la sessione di brainstorming di stamani sembrava a tratti più una seduta di psicoterapia (ovviamente era Claudia a vestire i panni dello psicoterapeuta), ma alla fine ce l’abbiamo fatta e spero vivamente che il risultato possa soddisfare le vostre aspettative.
Nella foto di copertina, accanto al computer, potete ammirare un meraviglioso planner il cui colore è perfettamente abbinato al cuore di #abbrutitanomore. Quest’oggetto è molto importante per più ragioni. Prima di tutto è un regalo di Claudia e quindi già per questo ha un valore inestimabile, inoltre si tratta di uno strumento fondamentale per progettare e pianificare.
Se c'è una cosa che ho capito dall'inizio di questa avventura è che senza progettazione non si va da nessuna parte.
Chi mi segue dall’inizio dell’anno si sarà accorto che alcuni progetti sono finiti nel dimenticatoio, spazzati via dalle necessità del quotidiano ed anche da alcuni ‘pezzi da novanta’, come ad esempio la laurea.
C’è anche da dire che di carne al fuoco ne avevo messa fin troppa e se, anziché lanciare nuove idee sul tavolo, mi fossi fermata a progettare attentamente quelle che già avevo in mente, mi sarei resa conto che non era umanamente possibile portare a termine tutto-tutto-tutto quello che mi passava per la testa.
Programmare e pianificare significa anche questo.
Un’attenta pianificazione non solo permette di portare a termine i propri obiettivi, ma consente anche di comprenderne l’effettiva fattibilità. Io sono una sognatrice e per me è difficilissimo darmi un freno, tuttavia è importante che lo faccia per evitare di vivere nella continua frustrazione di non aver portato a termine ciò che ho iniziato.
Il planner che mi ha regalato Claudia per il momento è vuoto, ma non resterà così ancora a lungo.
Prevedo di riempirlo molto presto con obiettivi settimanali e, perché no, con un bel piano editoriale. Quest’anno ho scritto di getto e voi lettori siete stati molti pazienti con me, ma -come mi dice sempre molto saggiamente Claudia- la programmazione è fondamentale e se non c’è si vede che non c’è.