Cosa fai quando il medico ti dice che in realtà devi ricominciare un nuovo ciclo di antibiotici e non puoi assolutamente mettere il naso fuori di casa? Beh, provi a prenderla con filosofia e fai una bella partita a scala quaranta con i nonni.
Misurarmi la febbre e vedere che quel maledetto mercurio non scende sotto i 37 comincia ad essere frustrante.
Sto cercando di mantenere la calma, ma sto vacillando. Voglio concentrarmi sugli aspetti positivi della quarantena, ho provato a coccolarmi con una doccia bollente ed oli profumati ed ho persino finito di leggere un libro (cliccate qui per i miei appunti di lettura).
A dire il vero, l'unica cosa che mi rende nervosa è l'incertezza.
Ero quasi certa che ieri, una volta finito il ciclo di antibiotici, sarei potuta tornare alla mia vita, fatta comunque anche di impegni (alcuni molto importanti) presi con il mondo esterno. Per me è molto più semplice organizzarmi mentalmente se ho una sorta di scadenza. Cioè, per me va bene anche se la quarantena si prolunga fino a Natale, basta saperlo per organizzarmi di conseguenza. Posso comprare i regali online e programmare lezioni tramite Skype, ma almeno non sono costretta a cancellare i miei impegni. Eh sì, cancellare i miei impegni è una delle cose che odio di più in assoluto e vi garantisco che dall’inizio di questa influenza (che poi influenza non è!) ho fatto un bell’allenamento.
Quindi, che ne sarà di me?
Ad oggi non lo so, lunedì tornerò dal dottore e forse all’ospedale e speriamo bene. Ora, potrei postarvi il video di “Bene, ma non benissimo”, ma mi sembra un po’ troppo scontata come scelta, quindi niente musica per me stasera. Proverò ad avvalermi del potere di un buon romanzo…chissà cosa sceglierò.