No, non sono impazzita e sì, c'è un motivo per cui ho messo la foto dei miei cani.
Come sapete, sto leggendo Eat Pray Love, un viaggio simbolico, ma anche fisico fra Italia, India e Bali. Ovviamente “siamo” a Bali da un paio di giorni ed io sogno ad occhi aperti. La mia attrazione per il sud-est asiatico è ben nota a chi mi conosce e non vi nascondo che potrebbe, a tratti, trasformarsi in un’ossessione. Qualche giorno prima del mio esame di quinta elementare andai in pellegrinaggio a casa di mia zia, che al tempo era una delle poche ad avere un computer, per scrivere la mia ricerca su -indovinate un po’?- l’India. Mia zia mi aiutò a trovare delle foto coloratissime dei mercati che vendevano spezie ed io mi impegnai a capire bene come funzionasse il sistema delle caste e chi fosse Gandhi.
Non sono ancora stata in India, ma continuo a programmare viaggi ideali.
La mia ossessione per Bali, invece la devo al Professor Savarese, incontrato durante i miei studi incompiuti al DAMS di Roma. Lui è un esperto di teatro orientale ed i suoi racconti sulle persone, sui riti e sulla cultura che abitano quell’isola hanno fatto sì che Bali diventasse una delle mie mete ideali.
Anche per Bali vale lo stesso discorso dell'India...forse-un-giorno.
Tornando a noi, mentre leggo il romanzo della Gilbert scopro che a Bali non conta tanto la tua data di nascita quanto il giorno in cui sei nato e che, sulla base di questo, oltre ad avere alcune caratteristiche caratteriali, hai anche alcuni ‘totem’ (passatemi il termine anche se non è esattamente corretto): una divinità, un albero, un uccello ed un animale (muoi dalla curiosità di sapere perchè gli uccelli fanno categoria a sè…se lo scoprirò sarete i primi a saperlo, giuro!). Non solo, ad ogni giorno corrisponde un’espressione diversa del demone Buta Ulu.
Ora, una persona normale, avrebbe letto questo passaggio del libro e sarebbe andata avanti...una persona normale appunto!
Io ovviamente ho mollato lì il libro ed ho immediatamente fatto appello al dio Google. Essendo io nata di lunedì ho scoperto che dovrei venerare Goddess Sri (la dea del riso, ma che poi ho scoperto essere molto di più), dovrei circondarmi di una meravigliosa pianta arborea tropicale che si chiama Alstonia, di tortore (questa è facile!) e, udite udite, una bella famiglia di tigri.
Ora vi chiederete, cosa c'entra la foto dei cani quindi?
In primis mi pare ovvio che non poossa avere delle tigri come animali domestici, inoltre pare che l’espressione del demone Buta Ulu per il lunedì sia quella del cane. Ora, qui confesso di avere infiniti dubbi perché, nonostante numerose ricerche su internet, non sono riuscita a capire esattamente cosa s’intenda per ‘espressione del demone Buta Ulu’. State tranquilli, ho già ordinato un paio di libri al riguardo e sto valutando di investire una piccolissima somma di denaro (la stessa che spendo in caffè in 3 giorni) per farmi inviare una descrizione esatta del mio segno balinese, anche perchè il calcolo delle settimane da 5 giorni mi ha decisamente fatto perdere ogni tipo di orientamento occidentale. Confido nel fatto che presto scoprirò anche il significato di questa espressione.
Tornando ai cani, una loro foto come rappresentazione dei miei animali 'totem' non guasta mai, anche se potrei scoprire che non c'entra niente, ma rimane pur sempre molto adeguata.
E niente, questo mi sembra un classico esempio di come la ‘semplice’ lettura di un libro possa trasformarsi in qualcosa di più. In un tuffo nel passato, in una rinnovata passione, nel riscoprire che certi desideri in realtà sono ancora lì e che basta veramente poco per riaccendere quel flebile lume della curiosità che troppo spesso penso si sia spento ed invece è ancora lì, pronto ad incendiarsi.
Se qualcuno dei lettori morisse dalla voglia di saperne di più sul proprio segno zodiacale balinese, il sito che ho consultato è quello dell’International School of Vedic Astrology.