Ed eccomi qui, ridendo e scherzando anche io sono arrivata a 35, quell'età in cui ti allontani inesorabilmente dai trenta e ti avvii verso i quaranta. Eh sì, la matematica non è un'opinione.
Stamani, mentre guidavo per andare a lavoro, fantasticavo – e per un attimo ho persino pensato di poterlo fare – di scrivere un post un po’ particolare. Nella mia mente fantasiosa avrei voluto scrivere qualcosa in orari diversi del giorno in modo che, a fine serata e con la pancia piena non mi sarei dovuta scervellare più di tanto, ma avrei avuto un bell’articolo praticamente pronto e ricco di significato.
Il condizionale è d'obbligo perché la mia idea geniale, ovviamente, è rimasta tale.
Appena arrivata a lavoro ho trovato una bellissima sorpresa: ieri sera, durante le operazioni di chiusura della scuola, le mie meravigliose colleghe avevano trovato il tempo di attaccare un biglietto di auguri alla porta d’ingresso, uno sul ‘mio’ pc ed un altro nell’agenda che usiamo per confermare gli appuntamenti. Come se non bastasse, poco dopo l’apertura, una di loro mi ha portato una busta piena di cornetti e ciambelline fritte.
Ottimo inizio di giornata.
A completare l’ottimo inizio di giornata c’era il mio cellulare che non smetteva più di vibrare, ma purtroppo sono rimasta indietro con i messaggi perché a lavoro ho avuto il mio bel da fare. A proposito di messaggi, stamani mi è tornata in mente una folle abitudine che avevo in adolescenza: trascrivere, con la pazienza di un monaco amanuense, ogni singolo messaggio di testo ricevuto sul mio cellulare, con tanto di data e firma, ovviamente. Per un attimo ho pensato che, forse, potrei riprendere questa abitudine, non proprio per tutti i messaggi, ma almeno per quelli di auguri o comunque per quelli che mi fanno commuovere, che vi assicuro sono moltissimi.
Il caso – o forse no – ha voluto che nel pomeriggio ricevessi in regalo un meraviglioso taccuino, supporto perfetto per trascrivere i messaggi. A rendere questo regalo ancora più speciale è stata la dedica di Chiara, parole che ancora mi fanno commuovere e parole che, d’ora in avanti, prenderò molto sul serio:
“If you believe in magic, magical things will happen”
Ho spento la prima candelina dopo aver fatto pranzo con mio papà. Siamo stati al ristorante giapponese e poi via di corsa dal Buti per prendere il caramellato -dolce d’obbligo per il mio compleanno- ed un bel caffè. Il pranzo ed il caramellato erano programmati da giorni, ma non vi dico l’emozione quando ho scoperto che mio padre era andato a comprare una candelina rosa da mettere sul dolce. Abbiamo parlato un po’, anche se il tempo è sempre tiranno, ma per me il compleanno significa anche vedere i miei genitori, quei due essere umani grazie ai quali io sono qui e che quel lontano 25 Ottobre di 35 anni ‘nascevano’ un po’ insieme a me.
A proposito di genitori, dopo pranzo ho sbrigato un po’ di commissioni e poi mi sono trovata con mia mamma per andare a fare il nostro consueto giro all’outlet. Non ci siamo date un appuntamento preciso, io le ho soltanto detto: “ti aspetto al parcheggio che tanto devo rispondere ai messaggi di auguri”...non l’avessi mai fatto! Al parcheggio ci sarei diventata vecchia sul serio, per fortuna che è passato il mio amico Francesco e così l’attesa si è trasformata in una piacevole sorpresa ed in un ulteriore regalo di compleanno (sempre tornando al tempo passato con le persone a me care).
Al giro all’outlet si è aggragato anche la mia dolce metà con la quale oggi avrei voluto trascorrere molto più tempo, ma va bene lo stesso. Abbiamo preso un centrifugato tutti insieme e poi via in pizzeria dove mi aspettavano nonni, zii, suoceri ed il meraviglioso tiramisù che vedete in foto!
Negli anni ho sempre avuto qualche difficoltà a festeggiare il mio compleanno. Il tempo che passa, il senso di inadeguatezza tispetto ai miei coetanei, il pensiero di dover rispettare alcune regole di ‘comportamento’ e chissà quali altre seghe mentali che, vi giuro, al momento mi sfuggono.
Quest’anno è l’anno del cambiamento, l’anno della lotta all’abbrutimento e l’anno in cui il compleanno si festeggia. Proprio come mi ha scritto stamani Nicola:
“Festeggiarsi è un’arte. Essere festeggiati dà piacere.”
Cosa ho imparato da questa giornata?
- il compleanno può essere una gran figata
- il video di Leo (2 anni a Dicembre) che mi canta gli auguri è uno dei regali più belli che io potessi ricevere
- il tempo trascorso con le persone è il regalo più prezioso
- ho gradito anche gli altri regali, tranquilli