Ormai è certo, maschera e manicure sono un'accoppiata vincente.
Inizio con la detersione del viso, poi applico la maschera e, durante il tempo di posa, procedo con la manicure (lima ed olio per le cuticole). A questo punto rimuovo la maschera e posso procedere con l’applicazione dello smalto, poi, durante il tempo necessario per l’asciugatura, scrivo il mio articolo serale.
Perfetto, no?!?
Ancora più perfetto se si considera che, solitamente, durante la fase di asciugatura riesco quasi sempre a rovinare il mio lavoro ‘praticamente perfetto’ – come Mary Poppins – con simpatiche ditate, graffi di vario genere e, la mia preferita, segni dei capelli.
Scrivendo al pc, di solito, riesco a contenere i danni collaterali.
Bene, adesso che vi ho cambiato la vita descrivendovi nel dettaglio ogni singola fase di questa combo perfetta, possiamo tornare a parlare del mio rientro a lavoro. Siamo al giorno 2 ed io ero già convinta che fosse venerdì, direi che procede tutto alla grande, va-bene-ma-non-benissimo.
Per restare coerente e fedele alla mia ‘filosofia’ di ieri, oggi ho deciso di accettare la mia stanchezza e di godermi il fatto che, anzichè lavorare di pomeriggio, ho lavorato la mattina ed alle 16:15 ero già a casa. Ero stanca, avevo mal di testa ed il mio occhio sinistro faceva i capricci, mi sarei potuta mettere a letto ed invece mi sono messa in giardino con Sax, TaraMaria, Biagio e mia mamma.
Non avrei potuto fare una scelta migliore.
A seguire, cena con mozzarelle appena arrivate da Salerno e poi Chicago Med. Certo, per essere perfetta avrei dovuto leggere almeno qualche pagina di Suite Francese e, a dire il vero ci ho provato, ma le distrazioni esterne (tipo fissare TaraMaria che stava a sua volta fissando mia madre ferma immoobile a leggere un libro seduta sul primo scalino della piscina) hanno avuto la meglio. Niente di cui disperarsi, credo solo che questa sia l’ennesima prova che io e la letteratura di guerra non siamo proprio fatti l’una per l’altra. In ogni caso, in un modo o nell’altro, arriverò in fondo a questo libro, ve lo prometto. Ora, però, torno a guardare la mia serie TV, chiedo venia.
Cosa ho imparato da questa giornata?
- Il turno di mattina è la cosa più goduriosa del mondo (soprattutto se il mio fidanzato mi aspetta a casa)
- il pranzo al sacco con gli ‘avanzi’ della cucina della nonna è decisamente meglio delle zuppe preconfezionate