Come vedete io continuo ad impegnarmi, ma oggi questa zuppa a pranzo non mi è proprio andata giù, tant’è che, mi vergogno a dirlo, ma più della metà è finita nello scarico. Mi vergogno perché il cibo non si butta, tuttavia era veramente immangiabile, troppo acida o almeno così mi sembrava. Certo, posso complimentarmi con me stessa per aver pensato con largo anticipo al mio pranzo di oggi e per essermi portata dietro anche la colazione e l’acqua, ma sulla qualità del rancio ci sono ampissimi margini di miglioramento.
Oggi era anche il primo giorno di rientro a lavoro dopo ben 3 settimane di pausa e, come dimostra questo articolo, sono sopravvissuta.
Ci sono cose peggiori lo so, ma come ha giustamente detto una mia amica: “dopo quasi un mese di ferie ci vuole lo psicologo”. Potrei scrivere qualcosa di estremamente scontato sullo stress e sulla depressione da rientro a lavoro, ma preferisco provare a darvi una versione leggermente diversa. Oggi, organizzativamente parlando, non è stata una giornata proprio semplicissima e, parlandone con mio padre, mi sono resa conto di quanto, nonostante tutto, l’avessi presa con filosofia. Ma come ci ero riuscita? Semplice, perchè ero e sono appena tornata dalle ferie e, di conseguenza, sono molto più rilassata di quanto non lo fossi il mese scorso.
Lo so, è un concetto incredibilmente scontato e banale.
Tuttavia trovo che sia una prospettiva da cui, talvolta, mi dimentico di guardare. Lo so, anche la storia del bicchiere mezzo pieno è di una banalità sconvolgente e non vi dico di sposare questa teoria; dico soltanto che con me oggi ha funzionato. Mi sono concentrata sulle cose positive e sono arrivata in fondo alla giornata meno acciaccata del previsto.
Ora, ovviamente mi si stanno chiudendo gli occhi e verso le 19:30 mi pareva che fosse calata la nebbia in casa, ma son quisquilie. Il pessimismo cosmico che si è abbattuto su di me nel fine settimana sta tornando ad avere una dimensione più accettabile, come quando le ombre deformate dai giochi di buio e luce tornano ad essere semplici figure nella banalità delle loro dimensioni reali.
Cosa ho imparato da questa giornata?
- ce la posso fare anche quando penso di non potercela fare
- ho amici meravigliosi con idee altrettanto meravigliose
- siamo pronti ad essere persone migliori, non tutti, ma moltissimi di noi