Se non fosse per la salsa Caesar in abbondanza, stasera avrei proprio fatto una cenetta con i fiocchi, soprattutto perché l'insalata viene dall'orto di mio suocero.
Proprio stamani io e Claudia fantasticavamo sul coltivare un orto ed ecco che Biagio torna a casa con questo dono della natura. Sono tante le cose che vorrei fare per migliorare la mia salute ed il mio stile di vita ed ogni giorno me ne viene in mente una nuova. Sapevo che sarebbe stato difficile cambiare, ma non mi rendevo conto quante sfaccettature diverse avesse la ‘difficoltà’.
Mio padre, tempo fa, mi ha suggerito di rileggere tutti gli articoli che ho scritto dall’inizio dell’anno e credo che sarebbe molto interessante farlo, se non altro per capire se esiste un pattern secondo cui si alternano momenti di ottimismo a momenti di profonda disperazione.
Quello di cui sento la mancanza ultimamente è un po’ di sostegno, quello che nel mondo del counseling si chiama ‘rete’. Ho sempre trovato questa parola particolarmente interessante per i suoi molteplici significati. La rete è qualcosa che può proteggerti da un pericolo o da una caduta, se pensiamo ad esempio agli acrobati, ma è anche qualcosa che può servire a creare un recinto che t’imprigiona. Con la parola rete ci si riferisce anche a quello che in inglese viene chiamato network, ovvero tutta quella serie di conoscenze (persone) che ti possono aiutare a sviluppare la tua professione.
Non sto parlando degli 'accosti' all'italiana, bensì di persone con le quali è possibile collaborare e confrontarsi in maniera costruttiva.
Nel tentativo di trovare un po’ di conforto, mi sono messa a lavorare sulla sezione ‘ospiti’ che, con mia grande vergogna, avevo trascurato un po’, non per mancanza di ospiti, bensì per mancanza di tempo per editare graficamente gli articoli e scegliere le foto. Oggi pomeriggio mi sono rimessa in pari e vi invito a leggere l’articolo in cui la mia amica Flavia vi svelerà tutti i segreti della sua beauty routine; lo trovate qui.
Cosa ho imparato da questa giornata?
- se io sono calma, anche i miei cani sono più calmi
- l’antistaminico dà sonnolenza, ergo se lo prendo prima di andare a letto devo mettere la sveglia
- questa storia della prova costume mi sta sfuggendo di mano