Oggi ho pensato più volte “questo è perfetto per il post di stasera“, poi la giornata ha preso una piega un po’ ansiosa ed è andata a finire così: io che torno a casa con i finestrini spalancati (sì, fa un freddo cane anche qui!), questa canzone a palla ed il ritornello cantato a squarciagola (sì, sono stonata come una campana!).
E niente, mi sono sentita bella, giovane e piena di speranze…almeno per 3 minuti! Ah mi sono sentita anche un sacco figa…bene, ora posso anche andare a letto!
Questa canzone mi ricorda tantissimo il periodo in cui ho vissuto in Inghilterra e, se non erro, il loro CD l’ho comprato proprio in Market Street a Manchester. Lo so, avrebbe fatto più figo scrivere che l’avevo comprato a Londra, ma non sarebbe stato vero. Io ho vissuto a Manchester ed ho amato ogni singolo angolo di quella città.
Lì la sera esci e puoi andare a sentire concerti, anzi gigs, per poche sterline, in uno scantinato o in un locale che di certo in Italia non esisterebbe mai perché non soddisferebbe le norme igienico-sanitarie richieste.
A volte mi manca l’Inghilterra, mi manca la possibilità di cenare alle 18:00, mi mancano i chioschetti in mezzo alla strada dove puoi comprare una zuppa calda o le patate o un bel frullato in cui puoi mettere qualsiasi cosa ti venga in mente, anche l’avena che poi inevitabilmente otturerà la cannuccia, ma chi se ne frega! Metto la musica a palla, mi immagino in Inghilterra, ma poi mi attraversa la strada un cinghiale e allora capisco che potrei essere ovunque.
La musica ‘a palla’ mi riporta indietro negli anni, quando alzavo il volume fino a farmi sanguinare le orecchie quasi a testare i miei limiti. Adesso ovviamente soffro di emicrania e detesto i rumori di sottofondo quindi, quando alzo lo stereo è perché ho veramente voglia di sentire quella canzone e nient’altro.