Come 'zia' sono un po' ritardataria, ma ce la metto tutta!
Io sono figlia unica e lo stesso vale per il mio compagno quindi non avrò mai dei nipoti ‘di sangue’. Per fortuna ho delle amiche che hanno dei figli stupendi. Una di loro, Emanuela, è per me la sorella che non ho mai avuto e suo figlio, Leonardo, è il destinatario dei regali. Ha degli occhioni azzurri meravigliosi, capelli biondi ed una gran gioia di vivere. Conosco Emanuela da quando abbiamo più o meno 16 anni, periodo in cui lei si è fidanzata con Niccolò, mio amico storico del mare. Siamo amiche da allora, nonostante la distanza geografica che ci separa.
Leonardo ha compiuto 1 anno lo scorso Dicembre; io mi ero organizzata per andare alla sua festa, ma alla fine ho dovuto rinunciare perché il mio piede aveva deciso di fare i capricci. Da Dicembre non è passato giorno in cui io non abbia avuto voglia di prendere un treno per Roma, ma alla fine non l’ho fatto.
Come cambiano le cose...
Durante le scuole superiori ogni scusa era buona per andare a Roma. Nulla mi sembrava complicato e tutto mi sembrava fattibile. Se volevo andare a Roma bastava che prendessi l’autobus una volta uscita da scuola, oppure che chiedessi ai miei di accompagnarmi in stazione. Poco importava se mi facevo 6 ore di autobus solo per fare una passeggiata di pochi minuti a Villa Ada.
Adesso tutto mi sembra complicato e non vi nascondo che vorrei tornare a quella spensieratezza adolescenziale.
Per fortuna Nicco e Manu ogni tanto salgono in Toscana ed oggi sono andata a trovarli, con una busta piena di regali. Leo non mi vedeva da diversi mesi, quindi non mi aspettavo che mi riconoscesse, ma non mi aspettavo neanche che fosse così felice di scartare i pacchetti. Quando ha capito che il contenuto della busta era per lui ha spalancato quegli occhioni azzurri e ha gridato “WOW!”. Era veramente tanto tanto felice. Nel primo pacchetto ha trovato 2 piccoli strumenti musicali in legno. Io pensavo che li avrebbe gettati via per vedere cosa contenevano gli altri pacchetti e invece ha sorriso e si è messo a giocare. Poi, con molta calma, ha aperto anche gli altri regali finchè non si è perdutamente innamorato dello xilofono.
E niente, mio 'nipote' è un principe ed ha due genitori eccezionali.
Il resto della giornata è stato piuttosto spiacevole e complicato quindi preferisco soprassedere e concentrarmi sugli aspetti positivi, sulle gioie che scaldano il cuore.
Cosa ho imparato da questa giornata?
- nonostante l’impegno, ogni tanto proprio non riesco a far finta di niente
- d’ora in avanti occorre una pianificazione seria
- quando mi chiedono del blog, se rispondo senza vergognarmi magari è meglio