Chi mi segue assiduamente si ricorderà che l’8 Marzo ho iniziato una sfida addominali. La finisco oggi, con qualche giorno di ritardo, ma sempre meglio tardi che mai. Quando ho iniziato la sfida avevo deciso che avrei postato la foto del prima e del dopo anche laddove i risultati fossero stati fallimentari.
E così è stato.
Forse forse, se avessi fatto una foto più ruffiana, si sarebbe vista una lievissima differenza, ma non volevo fregare nessuno. Certo, se agli addominali avessi accompagnato un regime alimentare migliore forse avrei visto risultati più evidenti, ma è comunque un inizio.
A mia discolpa posso solo dire che mi sono fatta la foto dopo essermi mangiata gli gnocchi al pomodoro...pessima scelta!
Ancora una volta il mio corpo mi ricorda che non ho più 20 anni e che non bastano 15 minuti di addominali al giorno, per 30 giorni, per rimettermi in forma;
il mio corpo, però, mi ricorda anche che se m’impegno i risultati arrivano, se non altro in termini di benessere. Gli aggiustamenti da fare rimangono ancora moltissimi. I miei ritmi ad esempio. Sto scrivendo questo articolo allo scoccare della mezzanotte perchè mi sono alzata da tavola alle 23. Ok, stasera si festeggiava un’occasione speciale, ma sfido chiunque a dirmi che cenare alle 22 sia una buona idea.
Sono stanca, ma non lascerò che siano la tristezza o lo scoraggiamento a parlare, stasera parlo io ed io so che ogni singolo articolo di questo blog mi aiuterà a rimettermi in carreggiata, un passo alla volta, senza esagerare e senza avere pretese assurde.
Metto la foto del programma di addominali che ho seguito (con link al sito ed eventuali hashtags), in caso qualche impavido lettore sia interessato a provare. Considerate che io ho fatto alemno 3 giorni di riposo in più in totale perchè le prime serie sono piuttosto leggere, ma piano piano aumenta la difficoltà e, di conseguenza, anche la fatica. A metà sfida ho avuto un momento di scoramento, legato principalmente all’assenza di risultati visibili ed anche alla fatica bestiale dei 60 secondi di plank. Sebbene i risultati non siano visibili sono molto felice di aver portato a termine questa sfida perché fare 120 secondi di plank è stata un’immensa soddisfazione! Non solo, questo mi dà diritto ad un uovo di cioccolato tutto per me, credo proprio di essermelo meritato!
Mi raccomando, restate sintonizzati perchè dopo Pasqua inizierò una nuova sfida e considerando che domani vado a Salerno, sarà sicuramente una misura d’emergenza per ridurre gli effetti dell’abbuffata pasquale!
Cosa ho imparato da questa giornata?
- ‘testa in cassetta’ è sempre un ottimo motto
- rimensionare gli obiettivi, si può e non fa male (l’ho detto con la voce di Rocky!)
- ho bisogno di qualche giorno di ferie