Ieri è uscita la terza lezione del minicorso che sto seguendo ed eccomi qui già sul pezzo.
Il titolo che vedete in foto è a mio avviso piuttosto riduttivo perché gli argomenti trattati sono talmente tanti da farmi valutare seriamente l’opzione di guardare di nuovo la lezione. Prendo appunti e faccio foto alle immagini più importanti, ma stasera ho la sensazione di essermi persa qualche pezzo importante e mi basta buttare un occhio sugli appunti per averne la conferma. Comunque, vediamo se riesco a fare un po’ di ordine mentre vi racconto di questa lezione.
Tanto per cominciare, il primo concetto che mi sono appuntata è quello del “piatto unico” elaborato da un ‘certo’ Walter Willett presso l’Università di Harvard. La mia curiosità mi ha spinto a fare qualche ricerca su Google ed ho scoperto che esiste un sito dell’Università di Harvard dedicato alla nutrizione e, più che altro, alla divulgazione di informazioni che abbiano una certa rilevanza scientifica. Io ovviamente mi sono già iscritta alla newsletter e prevedo di scaricare tutto il materiale gratuito che troverò. Se conoscete un po’ d’inglese, vi consiglio di dare un’occhiata al sito cliccando qui.
A seguire, ho annotato le tre aree che dovrebbero essere integrate per permetterci di vivere una vita a pieno (che è poi il motto del Dott. Ongaro): benessere fisico, benessere psicologico e migliore interazione sociale. Quest’ultima è particolarmente importante perché, come abbiamo visto nella seconda lezione, può contribuire alla produzione di ossitocina. Ho scoperto anche che attraverso l’attività fisica si produce il BDNF (Brain Derived Neurophic Factor), cioè quella ‘cosa’ che contribuisce alla rigenerazione cerebrale, ovvero a far ricrescere i neuroni. Lo so, ci è sempre stato detto “non ti drogare che ti bruci i neuroni e poi quelli non si riformano più”, ma, mentre la prima parte della frase mi trova pienamente d’accordo, la seconda è stata smentita dai più recenti studi.
Menomale che ogni tanto arrivano anche buone notizie.
La lezione è poi andata avanti fornendo nozioni su sistema simpatico e parasimpatico e sui nostri 3 cervelli: rettiliano (inconscio), intermedio (emozioni) e superiore (razionalità). Secondo il Dott. Ongaro è importante conoscere il funzionamento del nostro sistema nervoso in quanto, grazie all’uso del cervello superiore, cioè della nostra corteccia cerebrale, potremmo ‘dominare’ anche gli altri due cervelli.
Io, che sono una fatta di emozioni, non vi nascondo che a quest'ultima affermazione un po' ho tremato.
Non metto assolutamente in dubbio la veridicità di quanto affermato, lungi da me, dico soltanto che la cosa mi spaventa un po’. Il controllo mi mette sempre in una posizione scomoda. Certo è che l’idea di imparare a controllare il senso di fame, soprattutto quello che mi prende a lavoro nel bel mezzo di una lezione quando mi sono dimenticata la merenda a casa, m’incuriosisce molto! Sicuramente la notte porterà consiglio e sicuramente continuerò a pensarci ancora a lungo.
Cosa ho imparato da questa giornata?
- esistono un sacco di sigle interessanti in medicina
- svegliarsi presto rende le giornate molto più lunghe e proficue (ho scoperto l’acqua calda!)
- è uscito un nuovo libro di Pennac sulla saga Malaussène ed io DEVO averlo…vediamo se funziona ancora la regola dell’attrazione