Per la legge dell’attrazione o meglio, per la legge dei papà attenti revisori di bozze, ecco qui il mio tanto desiderato L’arte delle liste. Era il mio regalo di Pasqua da parte di mio padre e fra un impegno e l’altro ne sono entrata in possesso solo oggi, va bene lo stesso.
Avrei voluto leggermelo oggi tutto d'un fiato, ma ultimamente il condizionale è d'obbligo.
E infatti non sono andata oltre l’indice e le dediche iniziali, ma va bene così (ormai da ieri sembra essere il mio mantra!), del resto già dall’indice si possono capire molte cose. Ho capito per esempio che il libro è molto meno ‘semplice’ di quello che mi aspettavo e che, probabilmente, sarà una scoperta ed un viaggio profondo, proprio come è successo con la Kondo.
Nel primo capitolo l’autore spiegherà l’importanza di fare le liste e di come queste possano aiutarci anche nel processo di crescita personale. I capitoli successivi sono dedicati alle diverse tipologie di liste: quelle per semplificare ed organizzare il quotidiano, quelle per imparare a conoscersi meglio ed a valorizzarsi, quelle per prendersi cura di sé ed infine quelle dei mille piaceri. Inutile dire che quest’ultima categoria è quella che m’incuriosisce di più.
Ora, se inizio a leggere questo libro, arrivo a quota 3 libri iniziati ed in lettura e, considerando che dal 1 Maggio devo per forza iniziarne un altro, credo sia doveroso fermarmi un attimo a ragionare. Il primo Maggio inizierò a leggere Watching the English, come lettura per la sfida a tema su Goodreads; sono al capitolo 2 di Cogito ergo soffro e con Albinati sono ferma al capitolo 11, circa il 34% dell’intero libro. L’arte delle liste è un quaderno di esercizi quindi non credo andrebbe a sovrapporsi a La scuola Cattolica e lo stesso vale per gli altri libri che sto leggendo perché non si tratta di romanzi bensì di saggi. Sono sempre stata contraria alla lettura di più libri contemporaneamente, ma forse può funzionare.
Ci penserò.
Oggi è un’altra di quelle giornata in cui mi sembra di percepire le occhiaie che si gonfiano sotto agli occhi. Immagino non sia possibile ed immagino che sia solo una mia sensazione, tuttavia il messaggio mi sembra chiaro: sei stanca, fatti una doccia e vai a dormire. Ed è proprio quello che farò.
Cosa ho imparato da questa giornata?
- anche io so essere operativa, forse anche troppo
- ogni tanto sono triste e…va bene lo stesso