Io e le festività non abbiamo una grande affinità e con la pioggia le cose non possono che peggiorare. Oggi il nubifragio era annunciato ed io mi ero ripromessa che avrei letto tutto il pomeriggio, ma i miei programmi non hanno tenuto conto di alcune importanti variabili…ho fatto male i calcoli, parecchio male.
Come previsto il pranzo è finito tardi ed il sonno post abbuffata non ha stentato a presentarsi. Ho letto sì, ma non l’ho fatto con estremo piacere, è stato piuttosto un modo per allenare la mia perseveranza. Secondo Nina Sankovitch, autrice di Tolstoy and the Purple Chair, per leggere un libro al giorno (impresa in cui lei è riuscita) è necessario portarsi sempre dietro il libro ed aprirlo in qualsiasi momento ‘morto’.
Io vorrei tanto avere la sua capacità di concentrazione.
Purtroppo sono una che si distrae facilmente, per leggere ho bisogno di silenzio. Ci sono alcuni libri che riescono a far tacere il mondo intorno, ma in quei casi o sto seduta e ferma o divento un pericolo ambulante. Per un periodo ho ascoltato audiolibri in macchina e non vi dico quante volte ho sbagliato strada solo perché ero totalmente assorta in quello che stavo ascoltando.
Oggi mi sono dedicata alla lettura de La scuola cattolica di Albinati, vincitore del premio Strega 2016, solo 1296 pagine. Lo so, ho fatto una scelta sbagliata. Ho iniziato a leggere questo libro a Febbraio e sono ancora al 30%. È un libro che amo a tratti ed in cui talvolta mi perdo un po’, forse lo avrei dovuto leggere durante le vacanze estive perché tutte queste interruzioni mi stanno infastidendo molto. Non vi anticipo nulla perché troverete tutto scritto nei miei appunti di lettura, non appena lo avrò terminato.
Sono un po’ amareggiata perché oggi avrei voluto leggere un po’ di più.
Due persone a cui tengo molto, per motivi diversi, mi hanno fatto i complimenti perché con questo blog riesco a rendere in qualche modo interessante la quotidianità. Oggi mi sento di venire meno a questo impegno e chiedo scusa ai miei lettori per questo calo di energia, forse ho mangiato troppe pastiere! Domani proverò a fare il pieno di vitamine, promesso.
Cosa ho imparato da questa giornata?
- mi devo tutelare
- ogni tanto è meglio tacere, perché tanto io buon viso a cattivo gioco proprio non lo so fare
- élite rientra a pieno titolo fra le parole che mi fanno innervosire di più…sì, so essere antipatica ed astiosa nonostante provi sempre a sospendere il giudizio prima di formulare qualsiasi pensiero
- quando la mia parte più anarchica ed anticonformista si ribella, esplode in silenzio ed io non riesco neanche a respirare…è così difficile essere me stessa