Sarà la lettura di Eat Pray Love o saranno gli effetti secondari de L'arte delle liste, ma stasera va così.
Una decina di giorni fa, in seguito ad una giornata nera, ho deciso di scrivere una lista della 10 cose che mi rendono felice e questo ‘esercizio di stile’ ha decisamente sortito l’effetto desiderato perché il mio umore è sensibilmente migliorato, così stasera ci riprovo.
Il mio pomeriggio lavorativo si prospettava piuttosto complesso ed ero preoccupata di come lo avrei affrontato. Verso le 18 ero sicura che l’articolo di stasera sarebbe stato una lista delle 10 cose per le quali mi ero imbestialita e per le quali, allo stesso modo, non c’era alcun bisogno di arrabbiarsi.
L'idea della lista è rimasta, ma ho preferito cambiare l'argomento.
Le definizioni in negativo non sono mai una buona idea, così ecco che scriverò una lista di cose che mi sono successe oggi e per cui sono infinitamente grata.
- La colazione con la sfoglia al riso portata da Marcella
- La passeggiata nel bosco con conseguenti corse folli dei borders
- TaraMaria che mi si sdraia sopra non appena vede che mi siedo sul divano con il libro in mano
- Saxon che si inventa esercizi borbottando pur di elemosinare un biscotto ai frutti di bosco
- Io che spiego a mia mamma che i ‘rutti di bosco’ sono in realtà i frutti di bosco
- La lezione di jumping in piscina con mia mamma
- Gli evidenziatori a forma di smalto comprati da Kim (God bless Flying Tiger)
- Le mozzarelle e la ricotta di bufala appena arrivate da Salerno (gentile concessione dei miei suoceri)
- Il viaggio verso casa con mio papà che mi fa compagnia al telefono con conseguente conversazione edificante
- La cena in famiglia
- Il pigiama sul termosifone e lo scaldasonno acceso