Circa un mese fa ho iniziato ad andare in piscina e, con leggero ritardo, il 23 settembre prendevo qualche misura con la volontà di misurare i progressi.
Sono trascorsi circa 30 giorni ed io sono stata in piscina 15 volte, una media di due volte alla settimana anche se c’è stata una settimana miracolosa in cui sonon riuscita ad andare ben 3 volte e vi garantisco che la differenza si sente. Oggi, durante l’allenamento, mi sono sentita particolarmente energica e particolarmente tonica così stasera ho preso coraggio e mi sono misurata nuovamente, commettendo l’errore madornale di prendere il metro in mano dopo aver cenato alle 21 passate.
Magari domani mattina faccio la prova del 9.
Comunque, veniamo ai risultati. Mi sentivo particolarmente sgonfia quindi pensavo che la misura della vita fosse calata e invece niente, mi sbagliavo, ferma agli stessi centimetri di un mese fa. Tuttavia, sul versante ‘fianchi’ ci sono ottime notizie: ho perso ben tre centimetri e ne sono certa perché ero talmente incredula da avere ripetuto l’operazione più e più volte. Per quanto riguarda il peso non ci ho prestato grande attenzione perché i muscoli pesano di più quindi, in teoria, è probabile che aumenti di qualche chilo.
Misurazioni a parte, mi sento molto meglio e questo è ciò che conta veramente.
Certo, c’è da dire che se seguissi un regime dietetico migliore forse i risultati sarebbero più eclatanti, ma direi di procedere un passo alla volta, nel rispetto delle mie capacità. Una cosa è certa, attaccarsi al barattolo di Nutella solo perchè la giornata è stata devastante dal punto di vista lavorativo, è una pessima strategia; anzi è proprio la peggiore idea che si possa avere.
A tal proposito, dato che promettere pubblicamente funziona, da questo momento m’impegno a non cercare consolazione nel cibo. Sarà difficile perché l’ho sempre fatto, ma sarà di sicuro un bel modo per rispettare il mio corpo, non dal punto di vista estetico, ma dal punto di vista della salute.
Badate bene, domani mattina ho appuntamento con la mia amica Chiara per fare colazione al bar Lo Scuro, ma quello per me non è comfort food, è solo una coccola; è una colazione insieme ad una persona che non vedo da un po’ e del tempo per noi, per chiacchierare davanti ad un cappuccino cremoso. Non me ne vogliano i nutrizionisti, ma io non ci vedo nulla di male.