Fra le tante cose che mi riprometto di fare ogni anno, ogni mese ed ogni giorno, c’è quella di ritagliarmi del tempo per le persone a cui voglio bene e purtroppo non sempre ci riesco.
Sembra una cosa così banale eppure non lo è. Sulla carta sono tanti i momenti che potrei ritagliarmi, ma a volte non ce la faccio fisicamente; a volte il bisogno di tornare a casa o semplicemente di riposarsi, supera ogni buon proposito, indipendentemente da quanto forte e giusto questo possa essere.
Vorrei presenziare ad ogni compleanno degli amici e dei figli degli amici, vorrei poter accettare ogni invito e vorrei andare a trovare mio nonno almeno a giorni alterni, ma non sempre ci riesco. Di sicuro, anzichè stare qui a lagnarmi, potrei mettermi d’impegno e trovare una soluzione al problema.
E chissà che non lo faccia appena finito il post.
In ogni caso, resta il fatto che oggi sono andata a trovare il nonno e gli ho portato la torta di mele ed il pane. Buoni, buoni, la torta non l’ho fatta io, l’ho comprata al forno, ma vederla così bella e soffice mi ha ricordato che anche io, in tempi non sospetti, riuscivo a creare qualcosa di molto simile e di altrettanto appetitoso.
Forse sarebbe il caso che riprendessi in mano le teglie.
Ecco, ho scritto poco più di 200 parole e già mi sono ‘bacchettata’ due volte: la prima volta perché non vado abbastanza spesso dal nonno e la seconda perché non cucino a sufficienza. Ma sarò mica un po’ troppo severa con me stessa? Mica per caso avrò delle pretese un po’ esagerate? Mah, forse sì e forse no.
Magari potrei trovare un compromesso fattibile.
Forse potrei optare per la soluzione faccio-una-torta-alla-settimana. Pensandola così, decidendo quale giorno dedicare a questa attività ed organizzandomi in tempo con le provviste, forse forse ce la faccio a mantenere l’impegno senza farmi venire un attacco di panico. Why not? Credo che valga la pena provare e magari, poi, al nonno gli porto la torta fatta con le mie mani.
Ah, così, una cosa che non c’entra assolutamente nulla con il post, ma che è strettamente connessa a ciò che sta avvenendo nel mio cervello in questo momento, ho deciso che non prenderò mai più decisioni la sera. So che in teoria non si dovrebbe rimandare nulla al giorno successivo, ma so anche che la stanchezza è veramente una pessima consigliera quindi per adesso spengo il cervello e domani, a mente fresca, farò tutto quello che c’è da fare.
Magari adesso mi avvantaggio rispondendo a messaggi ed email che si stanno accumulando da tre giorni a questa aprte. Eh sì, perché questo weekend ho usato il telefono per un totale di 2 ore e 26 minuti (in due giorni!) ed oggi sono a quota 1 ora e 26 minuti. Sabato e domenica sono stata veramente assorbita in toto dai due giorni di Dog Dance ed oggi, più che essere stata brava, sono stata impegnata. Ben fatto per avere ridotto così tanto l’uso del telefono, ma domani mi aspetta un’intensa mattinata di pubbliche relazioni.