Stamani sveglia all’alba perchè alle 8 dovevo essere operativa sul campo di agility. Erano circa due mesi che mi dedicavo solo e solanto al divaning puro quindi non vi dico con quanta preoccupazione io mi sia approcciata a questo appuntamento, ma tutto sommato è andata bene. Certo, non avevo comprato i premietti per i cani ed ho lasciato i guinzagli a casa, ma questi sono solo sciocchi dettagli. Alla fine dell’allenamento ho proposto una colazione di gruppo, ma in effetti si era fatto tardi ed era l’ora per tutti di rientrare a casa.
Per tutti, ma non per me.
Avevo quasi rinunciato alla colazione al bar perché comunque, a livello di salute, non è certo il massimo, ma io sono un’amante di questo piccolo lusso e così ho messo la freccia e mi sono fermata al bar Lo Scuro a Sinalunga. Si tratta di un bar piccolino e sempre soleggiato in cui il caffè è un’arte ed ogni giorno puoi assaggiare miscele diverse.
TaraMaria era con me; in un primo momento l’ho lasciata in macchina perché il terrore che potesse partirmi su un altro cane ha avuto la meglio sulla mia capacità di scelta, ma poi, una volta ordinata la colazione, ho pensato che quasi quasi un piccolo esperimento potevo anche farlo. La macchina era parcheggiata a 2 metri dai tavolini esterni e, nella peggiore delle ipotesi, se fosse arrivato qualcuno con altri cani, TaraMaria sarebbe potuta tornare nel suo luogo sicuro.
Mi sono fatta coraggio e sono andata a prenderla.
Così abbiamo fatto colazione insieme. Cinque minuti, non di più, in cui io mi sono goduta un cappuccino ed un dolcetto ricotta e cioccolata e lei si è mangiata qualche briciola (rigorosamente priva di cioccolato). Il sole mi scaldava le spalle, una sensazione molto piacevole per me, ma un po’ meno per lei che, giustamente, ha cercato un posticino all’ombra.
Certo, capisco che per qualcuno una colazione possa non rientrare nel novero delle più comuni azioni anti abbrutimento, ma per me lo è.
E vi dirò di più, la metterei fra le prime posizioni perché quella sosta di 5 minuti è stato un grande gesto d’amore nei miei confronti. Ho detto a me stessa che potevo tranquillamente prendermi 5 minuti di tempo per godermi un cappuccino (che bevo raramente, forse 5 volte in un anno) e che potevo farlo con TaraMaria ai miei piedi perchè tanto non sarebbe successo nulla di spaventoso.
E così è stato.
Il caso (o forse no!) ha voluto che, una volta tornata a casa, mi imbattessi in un articolo molto interessante che parla proprio delle azioni che si possono fare per prenderci cura di noi stessi: alcune sono autentiche, altre sono dettate dall’influenza dei mass media. Le prime sono le più efficaci, ma anche, a mio avviso, le più difficili da individuare. Sono felice perchè oggi, per combattere il mio abbrutimento, ho risposto in maniera autentica ad un mio bisogno.
Mi sono proprio coccolata.
Se avete ancora qualche minuto di tempo vi consiglio di leggere l’articolo in questione cliccando qui. Se non avete tempo, restate comunque ‘sintonizzati’ perché sto-lavorando-per-voi.
Cosa ho imparato da questa giornata?
- la lucidità aiuta molto quando c’è da prendere una decisione
- i supermercati aprono alle 8:30, non prima