Qualche tempo fa avvrei sicuramente interpretato la scollatura totale della suola come un nefasto presagio, adesso, invece, mi sembra solo il giusto finale per un paio di scarpe che sono state utilizzate a pieno. Ora, forse vi state chiedendo perchè io abbia scelto di scrivere un intero post sulle scarpe che ho, ovviamente, cestinato.
Beh, i motivi sono principalmente due.
Tanto per cominciare, è la prima volta che mi capita di distruggere un paio di scarpe (mia mamma ha conservato le scarpette con le quali ho iniziato a camminare e vi garantisco che persino quelle sono ridotte meglio) e poi, come insegna Marie Kondo nelle sue “96 lezioni di felicità“, è importante ringraziare e salutare gli oggetti da cui, per un motivo o per un altro decidiamo di separarci.
Ed eccomi qui che saluto e ringrazio le mie vecchie scarpe da tennis e do il benvenuto alle nuove arrivate.
Eh beh, ma certo, veramente pensavate che avrei chiuso così con il tennis? Ve l’ho detto, un tempo avrei avuto i pensieri più catastrofici di questo mondo, ma #abbrutitanomore è servito (e continua a servire) anche a questo, a ricordarmi, fra le altre cose, che per ogni fine c’è un nuovo inizio. Così stamani mi sono svegliata presto, colazione e poi via al Valdichiana Outlet Village, dove sapevo che avrei comprato un paio di Asics perchè quando si tratta di scarpe tecniche, non me ne vogliano gli altri brand, ma per me non c’è proprio paragone. Adoro le Adidas e adoro i ragazzi che ci lavorano, sempre carinissimi e disponibili, ma oggi mi servivano le Asics. Poi, già che c’ero, mi sono fatta prendere la mano ed è andata a finire che Biagio mi ha regalato un gonnellino ed una maglietta in dryfit. Adesso non ho più scuse, si gioca a tennis anche quest’inverno!
Nei miei progetti avevo previsto un rientro a casa nel primo pomeriggio, povera illusa. Non so come, ma siamo riusciti a fare tardi, nonostante il numero di negozi visitati sia stato veramente basso; forse abbiamo riflettuto troppo sugli acquisti da fare o da non fare, forse. Sta di fatto che alla GAP c’era il 3×2 e che oggi era il settimo compleanno di Lavinia ed io, si sa, quando compro i regali sono chirurgicamente meticolosa.
Già che c’ero mi sono fermata anche all’Erbolario dove ho avuto il piacere, finalmente, di trovare una persona ben disposta alla vendita ed alla presentazione del prodotto. Ci siamo messe a parlare, io le ho detto del blog (prima volta in assoluto che ne parlo con qualcuno che non conosco…molto orgogliosa di me, vi prego gioite per i miei progressi in fatto di autostima) e lei mi ha raccontato del suo programma per rimettersi in forma.
Chi mi legge da un po' saprà quanto questo momento di condivisione mi abbia riempito il cuore.
Per concludere la giornata, sono andata a consegnare i regali alla piccola Lavinia, o meglio una parte dei regali perchè una delle buste è rimasta in un bar all’Outlet. Chi non ha testa abbia gambe e domani mi tocca sacrificarmi e tornare in quel maledetto luogo di perdizione. Credo che mi darò un limite temporale entro il quale dovrò rientrare a casa.
Cari i miei lettori, se fossi Erri De Luca avrei potuto scrivere un’ode alle mie vecchie Nike, ma purtroppo sono ‘soltanto’ Sara quindi vi dovete accontentare di queste poche considerazioni personali, condite con la solita dose d’ironia e con una citazione musicale.
Le vecchie scarpe sono in fondo ad un cassonetto e adesso ne ho un paio nuovo fiammante pronte per farmi correre, inchiodare e scattare. Ogni fine è un nuovo inizio ed “ogni stop è solo un altro start, la vita non si ferma TIC TAC”.