E che inizio!
Stamani alle 8:30 avevo già le lacrime agli occhi perché, dopo aver girato a vuoto per tutta casa per oltre 30 minuti, non riuscivo a farmi una ragione del fatto che i costumi nuovo proprio non li riuscivo a trovare. Per fortuna ci ha pensato TaraMaria a consolarmi ed a ricordarmi che, in fondo, ci sono cose ben peggiori di questa.
Triste tristissima partiamo alla volta di Piombino e, ovviamente, sbagliamo strada! Di solito sono io ad occuparmi dell’itinerario, ma ieri sera Biagio aveva guardato la strada quindi io ero in modalità relax e distrazione totale, almeno finché non ho visto i cartelli per San Vincenzo, lí ho capito che dovevamo tornare indietro e che dovevo prendere la situazione in mano il prima possibile.
Una volta arrivati al porto, con un anticipo imbarazzante peraltro, siamo stati informati che la nave era in ritardo di almeno 30 minuti. Siamo quindi scesi dalla macchina per poi salirci di nuovo e sfiorare il passaggio da stato solido a stato liquido, ma per fortuna ci hanno pensato la musica e la “stupidera” a salvarci!
Mentre ci accingevamo a salire a bordo, Biagio ha cominciato ad incalzarmi e, una volta parcheggiata la macchina, mi ha praticamente gettato fuori dallo sportello quindi ho fatto appena in tempo a prendere l’e-reader, la pochette ed una bottiglia d’acqua. Una volta a bordo, quando ormai era veramente troppo tardi per tornare in macchina, mi sono ricordata che in nave c’è l’aria condizionata.
Per fortuna abbiamo trovato una zona in cui la temperatura era normale.
Dopo circa 1 ora dalla partenza è successo l’irreparabile; sullo schermo dell’e-reader è apparso il seguente messaggio: batteria insufficiente. Addio sogni di gloria. Addio GOT.
Ho deciso di consolarmi con uno scomodissimo pisolino; 15 minuti di power nap, niente di più perché eravamo a 5 metri dall’area bimbi. Qualche ora dopo ho scoperto l’esistenza di una colonnina in cui potevo ricaricare i miei apparecchi elettronici pur non avendo i cavi ed allora sono tornata a sperare.
Adesso sono comodamente svaccata sul letto e fuori piove perché, ovviamente, nell’estate più calda degli ultimi centomila anni doveva venire a piovere proprio il giorno in cui io e Biagio arriviamo in Sardegna.
Eh vabbè, domani è un altro giorno.
Ah, sono molto orgogliosa di me stessa per aver rispettato una mia grande tradizione:dimenticare qualcosa a casa. Di solito pigiama e spazzolino da denti non finiscono mai nelle mie valigie, ma questa volta è toccata alle ciabatte…sono un genio!
Da questa giornata ho, senza alcun dubbio, imparato l’importanza di fare le valigie con largo anticipo, ma ho anche avuto modo di trascorrere qualche ora senza cellulare, senza libri, senza wi-fi e senza alcuna forma di intrattenimento. In quelle ore, mi sono girata a guardare il mare e gli occhi del mio compagno e non ho sentito il bisogno di altro.
Mi sono ricordata di quanto io ami il mare e mi sono anche ricordata che si può vivere senza internet, ma non si può vivere senza amore.