Forse non tutti sanno che The Pursuit of Happiness non è solo banalmente il titolo di un film, ma è soprattutto parte della dichiarazione d’indipendenza dei 13 Stati Uniti d’America:
“We hold these truths to be self-evident, that all men are created equal, that they are endowed by their Creator with certain unalienable Rights, that among these are Life, Liberty and the pursuit of Happiness.”
Ora, ovviamente mi pare scontato che i padri fondatori non si riferissero certo alle schifezze che vedete in foto, ma stasera, quando sono entrata alla Lidl mi sono fatta prendere la mano. Ho preso tra le mie braccia tutte queste cose American Way e per un momento sono tornata alla mia prima estate in America quando, ad 11 anni, scoprivo per la prima volta cosa fosse un milkshake e preparavo biscotti con il burro di arachidi.
Lo so, quello in foto è cibo spazzatura, ma io ogni tanto ho bisogno di un po' di malsano comfort food.
Giusto per rassicurarvi, non ho mangiato tutto quello che vedete in foto, anzi, direi che la maggior parte delle cose sono ancora in frigo e nella dispensa, forse più che di comfort food, potrei parlare di shopping terapia. Per stasera avevo già pensato ad un post molto interessante, ma quando sono arrivata alla cassa stile americana trapiantata in crisi d’astinenza ho capito che avrei dovuto rimandare l’articolo edulcorato e concentrarmi su questo tragicomico momento di follia e debolezza.
Per questo ho deciso di concludere la giornata con un video che descrive bene la mia condizione e che spero vi strapperà una risata:
Cosa o imparato da questa giornata?
- quello del traduttore è un duro lavoro, molto più duro di quanto si pensi
- lavorare da casa non sarebbe per niente male