Il mio frigo è sconvolto per la quantità di frutta contenuta al suo interno.
Ieri, di ritorno da Montalto Beach, sosta di rito alle bancarelle della frutta dove ho comprato pesche, melone e cocomero a km zero. Inoltre in frigo ci sono zucchine e cetrioli dell’orto e qualche ciliegia che presto diventerà marmellata. Ovviamente ho già assaggiato tutto; pesche e melone buonissimi mentre per il cocomero poteva andarmi meglio, forse è un po’ prestino.
La lettura di The Miracle Morning, che peraltro ho terminato ieri, mi ha fatto riflettere sull’importanza di fare le cose nelle prime ore della giornata, soprattutto quelle meno piacevoli come ad esempio mangiare la frutta. Il metodo, ovviamente, funziona. In tutto il giorno ho mangiato una banana, una pesca ed una fetta di cocomero; non potrei essere più orgogliosa di me stessa.
Lunedì piuttosto intenso dal punto di vista lavorativo e questo ha fatto sì che la giornata scivolasse via quasi senza che me ne accorgessi; per molti potrebbe essere un aspetto positivo, ma io amo perdere la cognizione del tempo solo quando mi sto divertendo, non quando sto lavorando.
Oggi è stata una giornata ricca anche per la quantità di ‘pensieri’ che ho fatto, ma sui quali, evidentemente, non ho ragionato abbastanza perché non sono ancora in grado di dar loro la forma delle parole. Non temete, arriverà il momento in cui li riverserò tutti su queste pagine ed in quel momento sarò inarrestabile.
Di solito concludo i miei post con il ‘box’ degli insegnamenti della giornata. Oggi, più che di insegnamenti, vorrei parlarvi dell’ennesimo moment of being ed il modo migliore per farlo sono le parole di Times Like These dei Foo Fighters, buon ascolto!